08 dicembre 2021

Prof, che voto ho preso?

LO STUDENTE HA DIRITTO DI CONOSCERE TEMPESTIVAMENTE L’ESITO DELLE VERIFICHE?






In ambito scolastico, la questione Valutazione è alquanto delicata e articolata sia dal punto di vista normativo che docimologico. Dal punto di vista della normativa lo “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” (atto normativo che codifica i diritti e i doveri degli studenti) all’art. 2, prescrive che “lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento”.

Riportiamo un caso discusso nel 2011 dalla Corte Suprema di Cassazione, sezione quinta Penale, per il ricorso di un docente avverso sentenza di condanna per “ingiuria aggravata” (Cass. sent. n. 23693/10). Nello specifico il docente non aveva comunicato ad uno studente l’esito di una prova sostenuta e il rappresentante di classe aveva segnalato all’insegnante la violazione del diritto di cui in Statuto. A seguito il docente aveva risposto allo studente “Non sei una persona perbene, sei un presuntuoso e un ignorante”.

Oltre alla condotta aggressiva e ingiuriosa dell’insegnante alla segnalazione del rappresentante, per cui la Corte ha respinto il ricorso e confermato l’orientamento del Tribunale di primo grado, analizzando la mancata “tempestività” della valutazione è da ritenere non tempestiva la valutazione che giunge con ritardo tale da comportare una grave violazione degli interessi tutelati dal citato art. 2 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

Dal punto di vista docimologico è importante considerare quanto diversi possano essere i contesti, le operatività e le finalità relative ad una valutazione. Ad esempio la valutazione delle prove di un concorso non ha certamente finalità formative ma seve a “misurare” i livelli dei candidati per stabilirne i requisiti. Nel caso invece di valutazioni a finalità formative ecco che la interpretazione delle misurazioni relative ai livelli e criteri riportati nelle griglie, assume un aspetto di rilevante importanza, in quanto non solo consente allo studente di condurre una consapevole autoanalisi che rilevi i propri punti di forza e debolezza, ma permette all’insegnante di seguire processi, dare indicazioni, procedere con approfondimenti, recuperi, consolidamenti, il tutto in un’ottica di personalizzazione che responsabilizzi sempre più gli studenti. 


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